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Eurozona: maggiore espansione dei nuovi ordini a giugno


Alla fine del secondo trimestre, l’economia dell’Eurozona ha ripreso vigore, indicando tassi di espansione accelerati per produzione e nuovi ordini, sebbene non sia riuscita a recuperare completamente lo slancio vistosi ad inizio anno. La maggiore forza trainante è stata fornita dal terziario, che ha registrato una crescita accelerata al record in quattro mesi, controbilanciando l’ulteriore rallentamento della crescita della produzione manifatturiera.

L’Indice IHS Markit PMI® della produzione composita nell’Eurozona di giugno si è posizionato su 54.9, in rialzo rispetto a 54.1 di maggio e alla recente stima flash di 54.8. La lettura media complessiva del secondo trimestre di 54.7 è stata tuttavia la più debole dall’ultimo trimestre 2016.

A giugno inoltre si assiste al maggior incremento dei nuovi ordini e dell’occupazione ed è probabile che ciò possa ripercuotersi sull’inflazione dei prezzi al consumo nei prossimi mesi.

L’incremento del ritmo crescita ed il ritorno della pressione dei prezzi rafforza l’idea della BCE di ridurre lo stimolo a fine anno, ma i dettagli dell’indagine giustificano anche il cauto approccio che la banca centrale sta avendo rispetto a questa misura politica.

In particolare, l’indebolimento dell’ottimismo fino ai valori minimi in più di un anno e mezzo, riflette il crescente nervosismo sulle prospettive future dell’economia soprattutto nel manifatturiero, vista la guerra commerciale in atto. Le aziende del settore terziario, generalmente meno affette dal commercio internazionale, nutrono più fiducia sulle prospettive future, seppur registrando valori inferiori rispetto all’inizio dell’anno.

Tratto da: Alessandra Losito, CFA - Pictet Wealth Management

Ultima Modifica: 04/07/2018