Quando un contratto preliminare ha per oggetto un edificio che necessita del rilascio di un titolo edilizio in sanatoria, la parte promissaria acquirente, che ne sia consapevole, non può rifiutarsi di stipulare il contratto definitivo invocando la risoluzione del contratto preliminare per inadempimento del promittente venditore all’obbligo di procurare l’agibilità del manufatto.
Tale doglianza sarebbe legittima solo se nel contratto preliminare vi fosse una espressa garanzia del promittente venditore sul rilascio della sanatoria e, quindi, circa il conseguimento dell’agibilità del fabbricato.
È quanto deciso dalla Cassazione con la sentenza 23370/2023. (... segue)
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Ultima Modifica: 18/06/2025